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Scuola: luogo di crescita


La scuola è un luogo di crescita: la scuola rappresenta un vero e proprio campo d'azione sociale per il bambino: è una specie di teato di prova di come sarà ogni individuo da adulto, all'interno di una comunità fatta di regole, ruoli e funzioni precise.
Il gruppo allargato dei compagni comprende molteplici varianti di carattere e personalità e forma così un microcosmo sociale simile a quello che ognuno si troverà ad affrontare in futuro.
Le dinamiche di gruppo stabiliscono ruoli e mettono in luce il diverso modo di inserirsi e di adattarsi alla vita collettiva, o di evitare od ostacolare le relazioni in base alle caratteristiche del bambino.
Attraverso il gruppo e l'amicizia il bambino impara cosa rende possibile una relazione, cosa ci si può aspettare dagli altri e cosa si può dare: si impara a diventare una persona in mezzo ad altre persone.
Nel gruppo ci sono anche i bambini più aggressivi e maleducati, i potenziali bulli: persone estremamente sicure di sè, molto impulsive, che probabilmente non sono stati educati a controllare l'aggressività e la forza e ad incanalarle verso mete costruttive.
Le vittime prescelte sono quasi sempre bimbi tranquilli, riservati, sensibili, con una certa facilità al pianto, piuttosto schivi, timorosi che tendono a non reagire.
Generalmente sono bambini che hanno un forte legame affettivo con i genitori, soprattutto con la madre che, oltre a colmare il figlio di attenzione, è spesso in apprensione per lui, tendendo così a proteggerlo eccessivamente.
Di conseguenza il bimbo si può convincere di essere incapace di difendersi e quindi si mostra ai compagni insicuro e con poca autostima, al punto da sentirsi in colpa anche per i sopprusi che subisce.
Lettura consigliata: "I bambini sono cambiati", S. Vegetti Finzi e A. M. Battistin, Oscar Saggi Mondadori, Trento, 2005.

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