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Non vuole mangiare


Domanda: Buon giorno, sono la mamma di una bambina di due anni.
Lavoriamo sia io che mio marito e quindi Sofia durante la giornata va al nido e poi la sera sta con "noi".
Sofia rifiuta di fare quello che le diciamo e vuole sempre fare quello che decide lei.
In particolare troviamo molte difficoltà al momento della cena: a tavola Sofia non sta ferma, pasticcia con il cibo, usa la forchetta come una bacchetta e dobbiamo spronarla per mangiare.
Questo causa tensioni con mio marito che mi rimprovera di essere poco autorevole perchè le provo tutte per farla mangiare.
A volte Sofia aggiunge anche scenate e capricci.
Non sappiamo più cosa fare.
Grazie

Riposta dell'esperto: Buon giorno gentile mamma, quello che lei solleva è una tematica diffusissima che, credo, quasi tutti noi genitori ci siamo trovati ad affrontare.
Non mi ha specificato se la bimba al nido mangia e sta correttamente a tavola; in tal caso potrebbe essere una questione di regole da dover decidere e rispettare insieme a casa, sempre considerando che Sofia è piccola e, magari, si impegna molto al nido per essere brava e ubbidiente e poi a casa (luogo della libertà!) fatica a sottostare nuovamente alle regole imposte dagli adulti.
A volte è utile dare la possibilità ai bambini di sperimentare le "cene dinamiche" (come le chiamavamo mio marito ed io riferendoci alle cene di nostra figlia), ossia di mangiare in piedi, in movimento e in libertà (ovviamente solo a casa e con i genitori, con ospiti o fuori casa ciò era vietato e i bambini le comprendono e le accettano queste differenze); contrariamente a quanto si possa pensare imparano velocemente a stare a tavola in compagnia dei genitori, se essi li coinvolgono piacevolmente, perchè non è più vissuta come un'imposizione, ma come una scelta sperimentata e valutata dal figlio.
E' fondamentale che i genitori siano coerenti tra loro sulle regole stabilite e che i figli possano sperimentare le varie possibilità di comportamento, così da poter scegliere al meglio e consapevolmemente, senza essere burattini al comando, ma persone con una testolina in grado di funzionare autonomamente.
Nessuno ama ricevere ordini ed eseguirli, tanto meno i bambini e i genitori non sono comandanti che devono esercitare il loro potere, sono persone che hanno l'onore di crescere (ossia di portare all'indipendenza) tali bambini.
Quindi perchè noi adulti ci ostiniamo ad imporre i nostri valori e le nostre credenze nell'educazione dei figli?
Non sarebbe più opportuno cercare di capire quello che è giusto per loro dal loro punto di vista, discutendo e decidendo insieme come fare le cose, senze rigidi paletti?
Anche se sono piccoli i bambini comprendono tutto, spesso meglio degli adulti.
Non sottovalutiamoli!
Una volta decise le regole insieme, però, è importante seguirle perfettamente, senza arrabbiarsi, semplicemente ricordando a tutti i componenti della famiglia ciò che si è co-deciso.
Se i genitori rispettano le regole, lo fanno anche i figli, perchè i bambini hanno bisogno di regole per crescere sereni e sicuri.
Poche regole, ben seguite e revisionate di tanto in tanto con l'obiettivo di migliorarle.
Per Sofia considerate anche l'aspetto "cibo": i suoi gusti e controllare che non esistano intolleranze alimentari che, a volte, i bambini possono indicare rifiutando determinati cibi.
Buon lavoro cari genitori e tanta pazienza ricompensata in futuro!
Pedagogista Deborah Turrini
Coordinatore Regionale ANPE-Veneto

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