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La collera nei bambini


La comunicazione per immagini: le emozioni sono il primo mezzo di conoscenza e di esperienza: tutto il nostro vissuto, le nostre capacità e il nostro bagaglio culturale sono influenzati dalle emozioni che ci hanno accompagnato nella crescita. Comprendere e rispettare le emozioni del bambino, significa permettergli di prendere coscienza di sé e affermare sé stesso come persona.
La collera è un’emozione che tutti conosciamo, fa parte della nostra vita, eppure molto spesso tendiamo a negarla o a considerarla in modo negativo.
Spesso quest’emozione è associata al desiderio di allontanare l’altro e alla violenza.
In realtà, al contrario, la collera è l’espressione di un bisogno, una richiesta rivolta all’altro per ritrovare un equilibrio.
Diversamente dalla violenza, che è distruttiva, la collera è la prima tappa nel processo dell’accettazione ed è quindi costruttiva.
Generalmente essa è un modo per esprimere la propria protesta nei confronti di qualcosa che non vogliamo sopportare.
La collera ci aiuta a sentirci forti e ci dà la capacità di sopportare la sofferenza, una persona che non sente o non riesce ad esprimere la collera si sente spesso impotente.
La violenza subentra quando non riusciamo a gestire la collera, allora cerchiamo di trasferire il nostro malessere all’esterno, sugli altri.
La violenza è quindi la conseguenza del nostro tentativo di proteggerci dal dolore proiettandolo sugli altri.
Alla luce di queste riflessioni appare chiaro perché la collera di un bambino non deve essere eliminata, ma vissuta e superata.
Nella vita del bambino le frustrazioni sono inevitabili; perché possano essere anche utili occorre che le emozioni espresse, e in particolare la sua collera, vengano comprese.
Ci sono collere sane e collere eccessive e distruttrici, le prime vanno ascoltate, le seconde vanno indagate più a fondo, ma entrambe vanno rispettate perché esprimono un bisogno.

Lettura consigliata: “Le emozioni dei bambini” di Isabelle Filliozat, Edizioni Piemme.

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