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Imita amichetto prepotente


Domanda: buongiorno,
mi chiamo Francesco e sono il papà di Pietro un bambino di 4 anni.
Pietro è sempre stato un bambino tranquillo e obbediente.
Purtroppo però da un po’ di tempo il suo atteggiamento è cambiato.
Il pomeriggio dopo la scuola gioca spesso con un piccolo vicino di casa di 6 anni e ne imita sempre più spesso i comportamenti.
Il bambino in questione è dispettoso e capriccioso, risponde sgarbatamente e talvolta ha atteggiamenti prepotenti.
Pietro sembra molto legato a questo amichetto, ma noi temiamo che possa avere su di lui una cattiva influenza.
Cosa fare?
Dobbiamo impedirgli di vederlo?
Non vorremmo intrometterci nelle amicizie del nostro bambino.
Ringrazio per la gentile risposta.
Francesco.

Riposta dell'esperto: cari genitori,
ho letto con attenzione la vostra e-mail e comprendo le ragioni della vostra preoccupazione.
È abbastanza normale che Pietro provi nei confronti del suo amichetto sentimenti di ammirazione e ne emuli i comportamenti.
All’età di vostro figlio si cominciano a sperimentare le prime relazioni tra pari, si creano i primi gruppetti di gioco e si sperimentano le prime forme di amicizia.
È normale che bambini più piccoli vengano attratti da quelli più grandi di età o con un atteggiamento più dominante, nel vostro caso in particolare il piccolo vicino è non solo più grande di età ma, mi par di capire, è anche l’unico bambino con cui Pietro si ritrova nel pomeriggio.
È evidente che gli atteggiamenti dimostrati da questo bambino e gli effetti che hanno su Pietro non vi piacciono e sono anzi fonte di preoccupazione.
Le possibilità sono quindi solo due: evitare che i due bambini si frequentino o cercare di spiegare al vostro bambino ciò che secondo voi non è un comportamento adeguato.
Nella seconda ipotesi sappiate che dovrete armarvi di santa pazienza e spiegare di volta in volta ad Pietro perché quel determinato comportamento è sbagliato, facendo riferimento al concreto, altrimenti per lui sarà molto difficile capire.
Evitate di criticare eccessivamente il suo amichetto e di cercare di sminuirlo ai suoi occhi, fate riferimento alla vostra vita familiare e ai vostri valori.
Sappiate che di queste situazioni nella vita ne dovrete affrontare parecchie, perché il bambino a scuola, al parco o in altre contesti verrà inevitabilmente in contatto con diverse realtà che talvolta potranno non piacervi.
Il vostro compito di genitori è di fornirgli la migliore educazione che possiate dargli, per renderlo autonomo nello scegliere cosa è giusto e cosa non lo è, e non succube della fascinazione degli altri.
Mi chiedo se non sarebbe possibile diminuire un po’ la frequentazione tra i due bambini, e proporre a Pietro ambienti diversi, come ad esempio un parco giochi o una palestra in cui incontrare anche altri bambini, in questo modo non dovreste prendere nessuna drastica decisione e dareste a vostro figlio la possibilità di confrontarsi anche con realtà differenti.
Un caro Saluto
Manola Farinazzo
Pedagogista ANPE

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