Educazione universale riturale

L’educazione investe tutto il mondo, è quindi una esperienza universale.
Entrare in una casa d’altri significa fare esperienza educativa del mondo che ci circonda e provarlo è un’occasione unica. Un rituale particolarmente interessante è l’uso del saluto: ogni cultura ha il proprio e così ogni genere e saperlo riconoscere permette di entrare più facilmente in confidenza con le altrui culture, usi e costumi. Particolarmente interessante è l’uso del velo nel mondo arabo da parte della donna che non corrisponde affatto al nostro modo di farne uso: noi usiamo il velo per aspetti soprattutto decorativi, la donna araba invece lo usa secondo altri schemi, in cui lo scopo educativo si rivolge soprattutto verso la diversità di genere e il mondo adulto che incontra. L’educazione quindi variamente assunta incentiva forme di apprendimento miste tra interlocutori e arricchisce di significati ogni gesto che accompagna la ritualità educativa
L’educazione dunque non è solo universale, ma anche rituale, a significare che l’atto educativo richiede forza e coraggio di espressione , quindi di conservazione e infine di condivisione. L’educazione è un fatto generalizzato a tutte le razze e ognuna di esse concorre ad arricchire il Pedagogista che si frappone tra un utente e il suo contesto educativo pertanto va valorizzato ogni aspetto della cultura di appartenenza dell’utente che usufruisce della competenza del Pedagogista.
L’osservazione che si può aver fatto fare dell’educazione nella cultura araba, presa ad esempio,riguarda tutti i membri della comunità solitamente presenti, e permette in alcuni casi di cogliere il mescolamento di aspetti educativi di appartenenza specifica di una cultura. Ciò arricchisce entrambe le realtà educative e favorisce lo scambio culturale che sta alla base di un intervento pedagogico.
Il Pedagogista è una figura unica nel suo genere per spaziare tra la varietà di genere, storie, cultura e manifestazioni personali che va considerata ampiamente all’interno di un mondo variegato come il nostro.
Pedagogista ANPE – Cristina Gentilin

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