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Il castigo


Le punizioni meno efficaci sono quelle arbitrarie, che non dipendono dal tipo di azione del bambino, ma dall'umore dei genitori. Se questi sono sereni, usano indulgenza, se sono nervosi, la stessa azione scatenerebbe una severa strigliata.
Il bambino non riesce ad afferrare il nesso tra causa ed effetto, a capire quale azione meriti la punizione, per cui diventa sospettoso, vede potenziali minacce ovunque e si aspetta una punizione da un momento all'altro, versando in uno stato di ansia, rabbia e impotenza.
Gli studi sulle cavie hanno inoltre rilevato che la punizione estingue il comportamento per breve tempo, poi esso ricompare intensificato. (Thorndike)
Quanto ai rimproveri, sviluppano l'emotività e la competenza sociale quelli che focalizzano l'attenzione sul disagio arrecato più che sull'azione in sé ad esempio, dire al bambino guarda come l' hai fatto soffrire è più responsabilizzante che dire semplicemente guarda cos'hai fatto.

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